
Nello sfaccettato meccanismo vitivinicolo del Chianti Classico, Castelnuovo Berardenga rappresenta senza ombra di dubbio una peculiarità. L’enorme varietà di microclimi e terreni che la contraddistinguono, infatti, per non parlare del fatto che si tratta di una zona amena, costellata per la maggior parte del suo territorio da boschi, la rende una gemma unica, dalle potenzialità non ancora del tutto esplorate.

Nasce anche per questo il progetto di Vallepicciola, che prende il via nel 1999, attorno ad un vecchio convento di suore in zona Pievasciata che Bruno Bolfo, importante imprenditore ligure (fondatore del Gruppo Duferco) decide di recuperare insieme alla sorella. Ora il frutto di quei primi sforzi si è trasformato nello splendido hotel 5 stelle de Le Fontanelle.

All’inizio si trattava di appena 3 ettari, poi altri 3, con tutte le caratteristiche della garage winery, mentre successivamente, soprattutto dal 2007 in poi, con la creazione della nuova cantina, splendida opera di raffinata architettura sostenibile realizzata dall’architetto Margherita Gozzi, il decisivo investimento vitivinicolo. Ora gli ettari vitati sono ben 105 (proprio quest’anno entreranno in produzione le ultime viti piantate) su un totale di 275 splendidi ettari tra boschi, colline, oliveti. Grande priorità conferita al Sangiovese, che raggiunge il 40% del totale vitato, ma una chiara inclinazione (per gusti personali e ‘mano’) anche per gli internazionali.

Proprio il ritorno dell’enologo Alessandro Cellai, che aveva già vissuto gli esordi di Vallepicciola, per poi dedicarsi interamente al magnifico progetto di Castellare, è un chiaro segnale delle ambizioni rinnovate. Un Chianti Classico dalla lettura completamente svecchiata e un vitigno, proprio il Pinot Nero, caro sia ad Alessandro che all’AD Alberto Colombo (capace di realizzare e gestire un progetto vitivinicolo di grandissimo respiro) che a giudicare dagli assaggi di botte uscirà, nella sua versione 2020, in una veste sontuosa. Vallepicciola è la conferma che la Toscana vitivinicola, a livello di vision, ha ancora tantissime frecce al suo arco.

A seguire al solito le degustazioni:
Chianti Classico DOCG Vallepicciola 2018
22 cloni di Sangiovese tutti vinificati separatamente, per un inno alla freschezza balsamica. Lampone, ribes rosso, tocco di eucalipto, bocca di eccellente acidità, tannini salmastri, finale sui toni della liquirizia.
Chianti Classico DOCG Riserva Vallepicciola 2017
Concentrazione e intensità in questa Riserva che sa di sottobosco e frutti rossi. Naso intenso, mora e mirtillo, poi maggiorana, bocca con tannini salati, finale succoso e intenso.
Toscana IGT Pievasciata 2018
Blend Cabernet Sauvignon, Franc e Sangiovese. Bella nota di sottobosco in ingresso, poi timo, ciliegie sotto spirito, finale di noce moscata. Bocca densa e succosa, con ritorno balsamico.
Toscana IGT Rosato Pievasciata 2020
Uno splendido Pinot Nero in purezza vinificato in rosa che gode di una bella cura in campagna per arrivare a frutto di grande croccantezza. Fragolina di sottobosco, sferzate di macchia mediterranea e salmastre, bocca sapida, bella persistenza.
Spumante Metodo Classico Brut Perlinetto 2015
Uno spumante apparentemente senza pretese che in realtà è una sferzata agrumata e officinale indimenticabile. Eccellente metodo classico da 48 mesi sui lieviti perfettamente equilibrato. Albicocca, timo cedrino, bocca croccante iodata persistente.
Toscana IGT Pinot Nero Boscobruno 2018
Tutta la vocazione di una particella orientata a nord a due passi dal bosco appositamente individuata, curata e coccolata per un Pinot Nero Toscano che strega. Lampone, tocchi di foglia di pepe, bocca con nuances di sottobosco, rabarbaro, finale succoso e di eccellente persistenza.
RICCARDO CORAZZA